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 Sardegna Insieme  

 Bosa (OR)  & Litorale 
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Ben venuti nel borgo di Bosa è un comune italiano di 7.798 abitanti della  provincia di Oristano, si trova nella costa occidentale del centro-nord della Sardegna e fa parte dell'unione dei comuni della planargia e del montiferru occidentale ed è il principale centro abitato della sub regione della planargia e si inserisce, storicamente, nel più vasto territorio del logudoro , condividendo con quest'ultimo l'utilizzo della variante linguistica del sardo logudorese. Durante il dominio aragonese, ottenne il rango di Città Regia del quale attualmente permane, con l'abolizione dei privilegi feudali, il titolo onorifico di Città.

Insieme ad Alghero è sede vescovile della diocesi di Alghero - Bosa, la leggenda racconta che sulle origini della città nella seicentesca Relación de la antigua ciudad de Calmedia y varias antigüedades del mundo, opera anonima conservata nella biblioteca universitaria di Cagliari, narra che Calmedia, figlia o moglie del mitologico re Sardus Pater il figlio di Eacle libico , giunta nella vallata attraversata dal Temo e colpita dalla bellezza dei luoghi, abbia deciso di fermarsi e di fondare una città che da lei avrebbe preso il nome, nella località attualmente conosciuta come Calameda.

L'anonimo autore racconta delle rovine della città Romana, paragonandola per grandezza all'antica Babilonia, descrive le mura che la cingevano presso l'attuale monte nieddu e ne menziona una delle porte nelle vicinanze della fonte di Su Anzu.

Nulla di certo si conosce dello stanziamento fenicio-punico. I fenici dovettero usare per l'approdo la foce del fiume temo, allora all'altezza di Terridi, riparata dalle mareggiate dall'Isola Rossa, e dal maestrale dal colle di Sa Sea, forse proprio lì, o secondo l'ipotesi maggiormente accettata nella vallata di Messerchimbe, più all'interno e sulla sponda sinistra del fiume, svilupparono un centro abitato.

Nel borgo ci sono numerosi luoghi di culto come la chiesa di Santo Agostino a schemi gotico-catalani del XVI secolo risponde la forma attuale della chiesa di Sant'Antonio, essa sorge nei pressi del Ponte vecchio, al di fuori dell'antica cinta muraria e perciò le viene attribuito l'appellativo di extra Muros, si ritiene che sia appartenuta ai monaci camaldolesi , stanziati in un piccolo monastero annesso, e che sia stata successivamente gestita dai carmelitani dal 1580 al 1606 , quando si trasferirono presso la chiesa della vergine del soccorso, nel sito dell'attuale chiesa del Carmine di stile gotico catalano, sul lato destro, lo stemma degli aragonesi e sul lato sinistro l'effigie del moro bendato tipica dell'araldica aragonese, vicino all'altare sono poste un'ancora lignea, intagliata e dorata e la statua di sant'Antonio Abbate.

La Cattedrale dell’immacolata concezione del XIX secolo si intraprese la costruzione della nuova Cattedrale sovra una preesistente costruzione risalente al XII secolo, più volte rimaneggiata in epoca successiva. Il nuovo edificio fu dedicato alla a Vergine Immacolata e fu realizzata a partire dal 1803, negli anni settanta dell'ottocento la cattedrale fu oggetto di interventi di abbellimento, che vanno dalle decorazioni pittoriche al rifacimento dell'organo e del quale si conserva la cassa neoclassica.

Il castello di Serravalle si trova sulle alture dell'omonimo colle, costeggiato sino a valle dal quartiere medievale di Sa Costa. Fu edificato in varie fasi, per volere dei Malaspina, a partire dalla seconda metà del XIII secolo, dopo la fine del giudicato turritano e lo smembramento dei suoi territori tra i potenti feudatari liguri e toscani.

Nella piazza d'armi del castello , all'interno della cinta muraria, lunga 300 mt. e presidiata da sette torri , si trova la chiesa di nostra Signora de sos regnos altos.

La torre dell’isola Rossa si trova nella frazione di Bosa marina su un'isola prospiciente la foce del fiume temo e collegata alla terra ferma dal 1862, edificata in una data anteriore al 1572 , probabilmente intorno alla fine del XV secolo, fu adibita alla difesa pesante allo scopo di proteggere la città e la sua costa dalle incursioni dei saraceni, la torre fu realizzata in tufi trachitici locali ed è la più imponente delle torri costiere di questo tratto di mare, superando il suo diametro interno i 13 mt. e oggi viene utilizzata per scopi culturali.

La fauna, nella costa fra Bosa e Alghero, in un contesto tutelato con vincolo paesaggistico e riconosciuto quale sito di interesse comunitario è presente l'unica colonia sarda, nonché la più consistente sul territorio nazionale, di grifoni , specie protetta e sottoposta a programmi di ripopolamento a causa del rischio di estinzione, nel 2016 contavano, nel territorio, quarantuno coppie riproduttive, altre numerose specie viventi presenti nel mare di Bosa ve ne sono alcune meritevoli di catalogazione tra le specie poco diffuse nel mar mediterraneo, l'anemone gioiello di colore lilla colonizza la sommità della secca di su puntillone a 13 km. a sud di Bosa Marina è una specie endemica dell'oceano atlantico.

Ricorrenze importanti del Borgo:

Settimana Santa, appuntamento storico della città, si snoda nelle giornate che vanno dalla domenica delle palme alla domenica di risurrezione.

Agosto la prima domenica si festeggia la Madonna del Mare, in onore di santa Maria stella Maris. 

Settembre la seconda domenica si celebra festa di nostra Signora di Regnos Altos,

sulle strade del borgo, infine, al calar della sera ci si raccoglie per la veglia intorno a tavolate imbandite per l'occasione con prodotti tipici locali.

Noi di Sardegna Insieme abbiamo visitato il borgo nel mese di agosto 2020, nonostante le restrizioni  del Covid19 abbiamo trovato un ambiente veramente unico con tanta storia, archeologia e cultura, tanto sole è mare meraviglioso, senza tralasciare l'ottima cucina, ne consigliamo la visita.

Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.

Per maggiori informazioni: comune di Bosa (OR) tel. +39 0785 368000 

Coordinate  Latitudine40° 17' 57 N   Longitudine8° 29' 53 E

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