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Basilica di Sant'Elena - Quartu Sant'Elena (CA)
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Ben venuti nella Basilica di Sant'Elena.
La più antica chiesa cittadina dedicata a sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino I°, costruita alla fine della prima metà del XII secolo presentava uno stile romanico.
Questa chiesa non era grande, ma era sufficiente alle esigenze di Quarto domino, uno dei paesi che in futuro formeranno l'attuale città.
Nel periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento, poiché non soddisfaceva più le esigenze dei quartesi e si attuo la demolizione.
Nel periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento, poiché non soddisfaceva più le esigenze dei quartesi e si attuo la demolizione. La creazione della nuova struttura era più grande della precedente, presentava uno stile gotico sardo-catalano ed era costituita da una sola navata con la volta a crociera. L'abside era quadrato e più basso rispetto al resto della chiesa.
Tra il XVI e il XVIII secolo nella chiesa vennero costruite nove cappelle (Cappella del Rosario, della Madonna d'Itria, delle anime del Purgatorio, della Vergine della Pietà, di Sant'Antonio Abate, di Sant'Elena, di Santa Giusta, di Sant'Antonio da Padova e di San Michele arcangelo). Il prospetto principale, che ospitava il portale archiacuto, era compreso tra due contrafforti e concluso con un terminale piatto e merlato. A sinistra della facciata sorgeva il campanile ottagonale vantato dai cittadini poiché unico nel suo genere in tutto il circondario di Cagliari.
Nel 1590 la copertura piramidale del campanile, nello stesso anno, tutta la chiesa fu restaurata, compreso l'abside e la Cappella di Sant'Antonio da Padova (la cui data di costruzione è incerta) e la sacrestia.
Nel 1775, un incendio distrusse quasi completamente la chiesa e si decise di ricostruirla completamente.
Nel 1780, l'ingegnere piemontese Raimondo Ignazio Cochis, effettuò un sopralluogo insieme all'architetto luganese Carlo Maino e il Maestro Muratore Beppe Boi. Cochis propose un grande intervento un ampio adeguamento architettonico di tutta la struttura, i lavori furono subito bloccati, per problemi riguardanti l'acquisto del terreno necessario all'espansione, che fu acquistato solo nel 1786.
Nel 1804 si riprese a discutere della costruzione della nuova chiesa parrocchiale aggiornando, inoltre, dal punto di vista architettonico dell'opera.
Grazie al consenso della Santa Sede, del clero di Sant'Elena, dell'Amministrazione comunale e di tutti i quartesi, i lavori vennero affidati nel 1809 all'impresario Agostino Randaccio, cagliaritano ed esperto di questo genere di opere. A causa di divergenze tra il clero e Randaccio, i lavori vennero affidati al capomastro Cosimo Crobu il quale ridusse a quattro il numero di cappelle da aggiungere alle altre due rimaste e che, per volere della municipalità cittadina, furono intercomunicabili.
Nel 1818 terminarono i lavori all'interno della chiesa mentre nel 1825 si iniziarono i lavori di rifacimento della facciata.
Nel 1828 la chiesa fu ufficialmente benedetta. Della precedente chiesa rimasero solo l'oratorio del Rosario, che sorgeva dietro l'omonima cappella ed in cui oggi troviamo la Cappella del Santissimo Sacramento, il campanile e la torre dell'orologio, modificati rispettivamente nel 1875 e nel 1900, parte dei contrafforti del primo tratto delle pareti della navata e le prime due cappelle.
Ai lati della facciata, troviamo il campanile (a sinistra) e la torre dell'orologio (a destra), che inglobano gli antichi contrafforti gotico - catalani.
Il campanile, che ospita tre campane, è alto, snello, cupolato, a pianta ottagonale e cinto da una balaustra all'altezza del terzo marcapiano, la campana più antica è decorata da bassorilievi raffiguranti Sant'Elena con la Croce e la Madonna col Bambino; in alto è presente un'iscrizione leggibile solo in parte a causa della posizione: Sant’ Elena ora pro nobis Deum et in ora morte. La seconda campana venne realizzata in occasione del termine della costruzione della chiesa; anche questa presenta bassorilievi raffigurante la Vergine, mentre la terza campana venne installata nel 1962 e viene definita Campana del Concilio. In essa vi si legge, infatti, l'iscrizione Dono dei coniugi Umberto Bolognesi E Wanda Sitzia essendo parroco di Sant’ Elena Don Francesco Pala, nell'anno del Concilio Ecumenico Vaticano II° - 1962. Una quarta campana, originariamente nel campanile e, oggi, sostituita da quella del "Concilio", è conservata in un ambiente accanto alla chiesa. Fu eseguita da Salvador Ledda nel 1767.
Nel 2000 il vescovo di Cagliari Ottorino Pietro Alberti presentò la domanda per l'elevazione della chiesa alla dignità di Basilica in Vaticano.
Nel 2006 si tiene il Sinodo Parrocchiale, passo decisivo nel cammino verso la promozione della chiesa a Basilica minore. La promozione avviene con il decreto del 19 luglio 2007 con il quale la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti conferiscono alla chiesa questo titolo. Il 4 agosto l'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Mani annuncia ufficialmente ai fedeli quanto avvenuto. Il 14 settembre alle ore 11 è stato celebrato il Solenne Pontificale al quale hanno partecipato 5 vescovi sardi, tutti i sacerdoti quartesi, i sacerdoti operanti a Quartu e tutte le autorità cittadine.
La scultura che viene portata in processione il 13 settembre, è una delle più belle statue appartenenti alla parrocchiale, a grandezza naturale, rappresenta la Sant’Elena Imperatrice vestita da una lunga tunica ornata da fiorami e volute barocche, una dalmatica verde chiaro con larghe maniche e cosparsa da mazzolini di fiori, corpetto loricato e ricco mantello azzurro damascato bordato d'oro e con ampio colo d'ermellino chiuso sul petto da una preziosa spilla. I cappelli castani sono lunghi e ondulati, raccolti sulla nuca in un lento nodo da cui ricadono liberi sulle spalle. Con la mano sinistra sorregge la croce, a ricordo del miracoloso ritrovamento della vera, e con la mano destra lo scettro, simbolo del potere temporale. Il piedistallo, dono del figlio del principe d'Orleans, è laccato bianco e ornato da festoni neoclassici.
La basilica pontificia minore di Sant'Elena Imperatrice è il principale luogo di culto cattolico di Quartu Sant'Elena, dedicato a Sant'Elena Imperatrice patrona della città. Sorge sull'omonima piazza del centro storico.
Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.