top of page
Logo Sito sardegna insieme.png

Sardegna Insieme

 Cattedrale di  Sant'Andrea - Tortolì - NU  

Galleria Foto

Ben venuti nella  Cattedrale di Sant'Andrea apostolo è il principale luogo di culto cattolico di Tortolì. Sorge nel centro storico della cittadina, in piazza Cattedrale, ed è sede parrocchiale .

L'esistenza di un luogo di culto dedicato all'apostolo Andrea, nel sito dell'attuale chiesa, si fa risalire almeno al XIV scolo; in una lettera, del 1386, indirizzata da Re Pietro IV d'Aragona al monaco Pedro de Armentera del monastero  di San Saturnino in Cagliari, si fa menzione a una prebenda parrocchiale di Sant'Andrea in Tortolì.

Nel XII secolo  la chiesa venne visitata da una commissione inviata dall'arcivescovo di Cagliari  Francesco Desquivel, allo scopo di raccogliere informazioni sul culto in onore di San Giorgio di Suelli, raffigurato nel retablo dell'altar maggiore del tempio.

Nel 1784, l'arcivescovo Filippo Melano, definì la parrocchiale di Tortolì inadeguata, giudicandola "profonda, umida, bassa e stretta, di questa chiesa originaria, rimangono pochi ambienti, inglobati nell'attuale fabbrica. Negli ultimi decenni del XVIII secolo, in vista della ricostituzione della diocesi d'Ogliastra (erede della diocesi di Suelli , soppressa  nel XV secolo  e della possibilità per Tortolì di ospitare la sede vescovile, cominciarono i lavori di costruzione della nuova chiesa, conclusi intorno al 1790. La chiesa ospitò la Cattedrale dei vescovi d'Ogliastra dal 1824 al 1927, anno in cui la sede venne traslata a Lanusei , nella Cattedrale  di Santa Maria Maddalena. L'organo a canne realizzato nel 1883, spostato nella navata destra dopo il restauro, nel 1997.

Sotto il presbiterio si trova la cripta, in cui trovarono sepoltura alcuni dei vescovi d'Ogliastra che ebbero la sede a Tortolì: Giorgio Manurrita, Michele Todde, Salvatore Depau, Giuseppe Paderi, Concas Emanuele Virgilio. Le spoglie di quest'ultimo sono state collocate nel 2010 in un sarcofago nella navata destra della chiesa. 

Nel braccio sinistro del transetto si trova la cappella del Rosario, ricavata da un ambiente della chiesa originaria, qui durante i lavori di restauro del 1995, all'interno di una finestra ottagonale murata, venne rinvenuto il simulacro seicentesco raffigurante santa Elisabetta d'Ungheria, in legno dorato, con un teschio vero collocato ai suoi piedi.

La cappella del Battistero, ricavate alla base del campanile, è l'ambiente più antico della chiesa, probabilmente risalente al XVI secolo, vi si accede tramite un arco ogivale e presenta una volta a crociera, con costoloni in tufo che ospita il fonte battesimale, costituito da una vasca marmorea del XVIII secolo, sormontata da un'edicola lignea intarsiata. 

Ricerca, scritto e pubblicato da G.M.

bottom of page