Sardegna Insieme
Cattedrale Santa Maria Assunta
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Ben venuti nella cattedrale di Oristano Santa Maria Assunta sorge sul luogo di un insediamento di epoca bizantina, come testimoniano le sepolture, risalenti al VII secolo, rinvenute nella piazza antistante l'edificio.
L'esistenza della cattedrale, l'ecclesia sanctae Mariae de Oristano, è documentata dal 1131; le sedici colonne conservate nel cortile del duomo e i capitelli custoditi nel vicino seminario, permettono di ipotizzare che il primitivo edificio, in stile romanico, avesse tre navate.
Alcuni restauri, commissionati dall'arcivescovo Torgotorio de Muru, vennero effettuati nel 1228, anno in cui il maestro Placentinus appose la sua firma sui battenti bronzei del portone ligneo, attualmente conservati nell'aula capitolare.
Entro il 1348 venne edificato il transetto con le quattro cappelle in stile gotico Italiano.
Il tempio venne consacrato nel 1745 ma i lavori terminarono solo nel corso della seconda metà del secolo, tra il 1830 e il 1837 vennero costruiti i cappelloni semicircolari del transetto secondo il progetto dell'architetto piemontese Giuseppe Cominotti, su commissione dell'arcivescovo Giovanni Maria Bua, mentre al 1912 risalgono le decorazioni pittoriche che ornano le pareti interne della cattedrale.
L'interno, in pianta a croce latina, è costituito dall'unica, ampia navata, con tre cappelle su ciascun lato, transetto e abside quadrangolare. L'incrocio della navata col transetto è coperto dalla cupola ottagonale, con tamburo impostato su quattro pennacchi in cui sono dipinti gli Evangelisti.
L'interno del tempio è ornato da numerose opere d'arte, tra le quali si trovano la statua lignea dell'Annunziata del XIV secolo, attribuita a Nino Pisano, custodita nella prima cappella a destra e l'altare settecentesco dello scultore Pietro Pozzo, in stile barocco, nella cappella dedicata a Sant'Arcangelo, patrono di Oristano.
Nel transetto si trovano le cappelle gotiche superstiti risalenti al trecento, tra cui la cappella della Madonna del Rimedio, con volta a crociera, bifora gotica aperta sul fondo e altare ornato dai resti di un pluteo marmoreo scolpito, risalenti al IX secolo, sempre nel transetto si aprono i cappelloni ottocenteschi, in stile neoclassico, dedicati a san Luigi Gonzaga (braccio nord) e a san Giovanni Nepomuceno (braccio sud), ornati dalle sculture di Andrea Gallassi.
La Cattedrale si trova in P/zza Duomo ingresso gratuito.
Ricerche , scritto e pubblicato da G.M.