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karate moderno storia Italiana

karate moderno storia Italiana raccontata da Giuliano Masili istruttore 6° dan karate. 

Breve racconto sullo sviluppo dal karate kumitè moderno e sportivo  in Italia.

Fino agli inizi degli anni 70 il confronto sportivo “ kumitè ”  avveniva quasi esclusivamente nell'ambito dei vari  stili del karate tradizionale, le regole del confronto venivano emanate dai dirigenti delle organizzazioni di appartenenza.

In quegli anni le due organizzazioni più rappresentate , in Italia, erano la F.I.K. (federazione italiana karate) rappresentata dal direttore tecnico Augusto Basile e la A.I.K. (associazione italiana karate) fondata dal  maestro Hiroshi Shirai che poi diventerà FESIKA (federazione sportiva italiana karate) .

Negli anni settanta la F.I.K. (federazione Italiana karate) direttore tecnico Augusto Basile viene aggregata nelle file della F.I.L.P. J. ( federazione italiana lotta pesi judo) da quel momento, grazie all'impegno del presidente della F.I.L.P.J. maestro Ceracchini,  entra ufficialmente nelle file del C.O.N.I. diventando l’unica federazione di karate in Italiana riconosciuta del  C.O.N.I. (comitato olimpico nazionale italiano) la quale ne fanno parte tulle le società sportive Italiane riconosciute.

Nel 1979 il C.O.N.I. esercitò notevoli pressioni al fine di far unificare le due federazioni F.I.K. e FESIKA in un'unica nuova federazione chiamata FIKDA (Federazione Italiana Karate e Discipline Affini), divenuta poi in seguito FIKTEDA (Federazione Italiana Karate Taekwondo E Discipline Affini).

Nel 1982 con l'ingresso del tae-kwon-do ,il processo per la costituzione di un'unica federazione sembrava fatto, anche se di riconoscimento da parte del CONI non se ne parlava più, infatti nel 1985, l'Assemblea Federale Elettiva, vedeva prevalere la volontà della maggioranza della Società anziché le imposizioni della FILPJ (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo), della quale la FIKTEDA (federazione italiana karate tae-kwon-do) ne era Disciplina Associata, in seguito il tae-kwon-do si è separato fondando la FITA (Federazione Italiana Tae-kwon-do).

Ancora con la premessa del riconoscimento ufficiale del CONI e della FILPJ, nel 1987 la FIKTEDA si sciolse, per confluire nella FITAK (federazione italiana tae-kwon-do karate).

Le numerose premesse del C.O.N.I. per l'unificazione con la FITAK erano di ampia autonomia delle due componenti del karate pur se all'interno di un unico Organismo.

Tali promesse sono state completamente disattese tanto da costringere le Società di karate tradizionale a dimettersi in massa (oltre 400 Società che rappresentavano circa il 50% delle Società affiliate) per dare vita, nel 1989, alla FIKTA (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini).

Si deve precisare che al maestro Augusto Basile va una parte di merito per la costanza nella divulgazione in Italia del karate federato, a lui  anche parte di merito degli ottimi risultati sportivi ottenuti in campo internazionale con atleti di grande prestigio come Ennio Falsoni, Gianfranco Cantagalli, Alessandro Fasulo ed altri.

IL maestro Augusto Basile quale conoscitore degli stili Wado-ryu, Gogj-ryu, Shotokan, con ottimi risultati nel divulgare l'arte del kobudo.

All’inizio degli anni settanta arriva in Italia il maestro Muchi Zuki inizia con lui la divulgazione dello Yoseikan - Budo e del karate inter stile, discipline che rivoluzioneranno la metodica di allenamento è della tecnica del karate  kumitè.

I seminari del Maestro Muchi Zuki, coadiuvato, negli stax, da Fukasawa e da  Kotzebue.

Gli stax  in Italia avvenivano prevalentemente a Verona e dintorni, alcuni stax vennero organizzati anche a Genova.

Enorme partecipazione ed interesse ebbe nel luglio del 1978 a Sottomarina - Venezia  il primo stax internazionale del karate interstile e dello Yoseuikan-Budo sotto la guida del maestro Muchi Zuki.

Negli anni ottanta il karate Italiano era in un momento di  grande frenesia con tanta voglia di cambiamento profondo, non per il settore tradizionale ma per il settore kumitè sportivo, serviva una spinta forte per un  cambiamento radicale per poter competere con altre nazioni Europee in quanto più avanti del kumitè espresso in Italia.

Nel 1979 venne chiamato dalla federazione F.I.K.DA il maestro Pierluigi Aschieri come allenatore del kumitè.

Da quel momento la federazione inizia il cammino che porterà alla nascita, così definito, del karate inter stile nel settore kumitè, questo fatto modificherà totalmente la metodica ed il modo di impostare la preparazione tecnica è la strategia del combattimento che in poco tempo il maestro Aschieri si affermerà rivoluzionando completamente il karate in Italia, al suo seguito saranno molte le palestre e gli atleti che lo seguiranno nel suo metodo di cambiamento.

Con Aschieri la selezione della nazionale diventa più equa è mirata esclusivamente al valore di ogni singolo atleta così da ottenere in breve tempo i primi risultati importanti in campo internazionale.

In quegli anni atleti come Claudio Guazzaroni – Massimo Di Luigi – Giorgio Carcangiu ed altri atleti che andranno ha comporre la squadra Nazionale di quei anni è che faranno grande l’Italia.

Negli anni seguenti alla guida della ancora attuale FIJLKAM (federazione italiana judo lotta karate A.M.) l’allora presidente dott. Matteo Pellicone gli affida la direzione tecnica.

Dopo 42 anni dedicati alle federazioni ed al karate, il maestro Aschieri, lascia la sua eredità al maestro Luca Valdesi.

Rivolgendo a lui un grande ringraziamento senza dimenticare i sacrifici fatti precedentemente dal maestro Pier Luigi Aschieri che con il suo impegno di sacrificio e costanza ha voluto fortemente questo cambiamento epocale, la divulgazione attraverso gli stax in tutte le regioni d’Italia.

L’assidua partecipazione agli stax tenuti da Aschieri, hanno permesso ai tecnici ed atleti aggiornamenti indispensabili per la preparazione atletica - tecnica e strategia del combattimento, tutti fattori molto importante nel karate kumitè sportivo moderno.

Nella conclusione viene doveroso esprime un grande e sincero ringraziamento al maestro Pierluigi Aschieri per avere scritto una pagina di storia che resterà per sempre nel cuore di tutti noi karateka.

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