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Jerzu (NU)
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Ben Venuti nel borgo di Jerzu (Jersu in sardo) è un comune Italiano della sub regione barbaricina dell'Ogliastra nella Sardegna centro orientale e situato nella provincia di Nuoro che si trova a 427 s.l.m.
Da sempre legato alla tradizione vitivinicola , il paese conta 3147 abitanti ed il suo territorio si estende su una superficie di 10.261 ettari.
L'area dove sorge l'attuale centro abitato era frequentata fin dal periodo nuragico, diverse testimonianze si ritrovano soprattutto in località Sa domu de s'Orcu, dove, sulle pendici della montagna, in posizione difensiva e strategica,
sorge l'omonimo nuraghe.
Testimonianze di insediamenti nuragici si ritrovano inoltre sulla cima del monte Corongiu, il tacco più alto dell'attuale territorio di Jerzu. Si sa per certo che l'area fu uno degli estremi avamposti dei Romani , i quali da sempre ebbero serie difficoltà ad assoggettare le tribù barbariensi dell'interno.
Appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria dell'Ogliastra, della quale fu capoluogo prima di Lanusei.
Il nome "Jerzu", nella sua forma più antica di Jerzzu, compare per la prima volta in un atto notarile del 1130, nel quale si afferma che un tale Arzocu De Lacon dona alla chiesa di Santa Maria di Lotzorai tutti i beni materiali del territorio di Jerzu, comprese le vigne e tutti i suoi servi. Alcuni passi all'interno dell'atto hanno aperto numerose questioni storiche e fatto avanzare, primo fra tutti, il dubbio circa la reale posizione originaria del paese, si afferma nel documento che Jerzu è compreso nella trigonia di Barbaria, assieme a Girasole, Tortolì e Barisardo; per il fatto che tutti questi centri sorgano a pochi chilometri dal mare, alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che l'insediamento originario di Jerzu non si trovasse in posizione attuale, bensì anch'esso a breve distanza dalla costa, molto probabilmente nei pressi dell'attuale area di Pelau Mannu (che, per altro, è sempre appartenuta al territorio di Jerzu), e che, successivamente, a seguito delle scorrerie pisane durante la lotta tra i Giudicati (non chiaro) , sia stato trasferito a monte. Questa ipotesi potrebbe essere avallata dal fatto che in altri atti del XIV secolo il paese venga citato col nome di Jerzu de montibus, come se venisse contrapposto ad un altro Jerzu, situato a valle.
Alla caduta del giudicato di Cagliari nel 1258 passò sotto il dominio dei pisani, successivamente nel 1324 degli aragonesi, che lo incorporarono nella contea di Quirra, formatasi nel 1363 e data in feudo dal Re d'Aragona Pietro IV il cerimonioso a Berengario Carroz. Nel 1603 la contea fu trasformata in marchesato e data in feudo ai Centelles e successivamente agli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Nel 1550, si evince attraverso i dati anagrafici parrocchiali che Jerzu contava 110 nuclei familiari, equivalenti a circa 450 abitanti. Successivamente, il decorso demografico appare legato fortemente alla produzione agricola e, in particolare, viticola, alle annate produttive corrisponde un aumento di popolazione, ad annate poco fertili un brusco arresto e decremento.
Attorno al XVI secolo, prosperarono le cosiddette "Vie del vino", ossia le principali direttrici di esportazione del più tipico dei prodotti locali il cannonau di Jerzu, tali vie erano la Via del Nuorese e la Via del Sarrabus ; quest'ultima faceva tappa nella località marittima di Colostrai (in comune di Muravera), dove il vino veniva poi imbarcato nei velieri che vi sostavano, diretti verso il porto di Genova, da dove prendeva infine diverse vie continentali, giungendo fin nelle terre tedesche.
Nel 1870 Nicolò Businco, jerzese di nascita, lottò per la creazione di una linea ferroviaria che collegasse l'Ogliastra a Cagliari e nel 1893 , dopo lunghi dibattiti e controversie, nacque la tanto ambita linea ferroviaria Cagliari-Arbatax, con una diramazione che da Gairo Taquisara giungeva dritta nella stazione alle porte di Jerzu. Fu un trionfo che segnò un decollo economico di tutta la comunità, e pensare che i commercianti di Jerzu, abituati a raggiungere Cagliari in 10 giorni, si ritrovarono improvvisamente il capoluogo sardo a sole 9 ore di viaggio.
l'esercizio ferroviario sulla Gairo-Jerzu cessò su disposizione del ministero dei trasporti , per cui a partire dal 1º novembre 1956 le relazioni furono espletate con autolinee sostitutive.
Dall'estate 1997 la stazione è utilizzata esclusivamente per il traffico turistico ed è attiva principalmente tra la primavera e l'autunno, in cui vengono effettuati dei treni a calendario, che nell'estate di norma assumono frequenza quasi giornaliera. Nel corso dell'intero anno lo scalo è utilizzabile inoltre da eventuali treni espletati su richiesta di comitive di turisti.
Noi di Sardegna insieme abbiamo visitato Jerzu nel 2020 ed abbiamo trovato un'ambiente veramente straordinario, non solo per la sua storia e l'arte culinarie ma anche per il meraviglioso vino " cannonau di Jerzu " riconosciuto in tutto il mondo. Località Consigliata.
Ricerche , scritto e pubblicato da G.M.
Altre informazioni, Comune di Jerzu tel. +39 0782 7608
Coordinate GPS 39°47′32.69″N 9°31′03.64″E