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  Sardegna Insieme  

 Laconi (OR)  

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Ben venuti nel borgo di Laconi (Làconi in Sardo) è un comune italiano di 1 764 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. L'etimologia del nome Laconi, seppur non certa ma probabile, sottolinea l'importanza del luogo: risalirebbe infatti al sardo preromano lacana, ovvero “confine o limite”.

La variante del sardo parlata a Laconi è il barbaricino centrale.

Il Borgo di Laconi sorge su un costone dell'altipiano del Sarcidano, la sua altitudine varia dai circa 500 ai 635 m s.l.m , .il suo vasto territorio che si estende per quasi

125 km² è tra i più vari e ricchi dal punto di vista naturalistico e geologico della Sardegna.

Il comune comprende tre frazioni: "Crastu", posta nella parte pianeggiante del territorio, "S. Sofia" e "Su Lau", che si trovano sull'altipiano del Sarcidano. Il territorio di Laconi conserva ancora vaste porzioni di bosco e possiede decine di sorgenti.

Le tracce più antiche della presenza dell'uomo nel territorio di Laconi appartengono al Neolitico Antico (6000-4500 a.C.). I ritrovamenti effettuati nelle numerose spelonche, evidenziano lo stanziamento di gruppi di cacciatori: ne sono una prova i reperti rinvenuti nella "Grotta Leòri" e a "Sa Spilunca Manna". 

Tra la fine del neolitico e l'inizio dell'Età dei metalli (3700-2400 a.C.), quando prende piede l'agricoltura e l'allevamento, prendono vita le prime forme di insediamento permanente attraverso villaggi di capanne testimoniati dai resti presenti a Sarcidanu, Monte Feurrèddu, e a Cirquìttus. Le testimonianze del periodo successivo (2500-1800 a.C.) sono affidate ai numerosi menhir presenti nelle campagne di Laconi.

La Civiltà nuragica, così come in tutta la Sardegna, ha lasciato i segni più evidenti della presenza dell'uomo. Il numero di nuraghi presenti evidenzia l'importanza del territorio nell'antichità. Oltre ad un cospicuo numero di nuraghi, sono presenti le domus de janas di Is Mureddas, Cirquittus, Pranu 'e Arranas e di Pranu Corongiu. L'importanza strategica del luogo oltre ad essere evidenziata dai numerosi nuraghi è confermata dai resti di una fortificazione Cartaginese del V secolo a.C. A partire dall'anno 238 a.C. è possibile trovare i segni della presenza dei Romani. Laconi viene citata la prima volta su documenti scritti in epoca bizantina (XI e XII secolo), quando la Sardegna è divisa in “Giudicati”. Proprio da Laconi proveniva la potente famiglia dei Lacon, che dette origine a numerose casate giudicali (Lacon-Gunale, Lacon-Serra, Lacon-Zori, Lacon-Massa). Il 24 gennaio 1388 giungono a Laconi i rappresentanti per la firma della pace tra Arborensi e Aragonesi.

Il Carnevale o "Segaripezza" vede protagonisti "Is Corongiaios", la maschera tradizionale di Laconi, riscoperta da alcuni anni dopo un lungo periodo di oblio. 

Nel 1421 Alfonso V° d'Aragona affida Laconi, Genoni e Nuragus a Giovanni De Sena. Dal 1479 il governo passa ad Enrico Enriquez, permettendo la nascita del marchesato dei Castelvì. 

Tra il 20 e 21 giugno del 1668 Agostino di Castelvì viene assassinato, e successivamente Francesca Zatrillas di Siete Fuentes, rimasta vedova, si risposa con Silvestro Aymerich Nel 1733 dopo alterne vicende (fronda sarda - Camarassa), divenne marchese di Làconi, Giuseppe Aymerich figlio di Caterina Castelvì moglie di Gabriele Aymerich.

Tra gli anni trenta e quaranta del XIX secolo, il feudo (e così molti altri) fu riscattato dal fisco, ponendo così fine al marchesato e al feudalesimo in Sardegna.

Il 1º aprile 1889 con l'apertura all'esercizio della tratta ferroviaria a scartamento ridotto Isili - Meana Sardo facente parte della linea Isili - Sorgono delle Strade Ferrate Secondarie della Sardegna, Laconi veniva raggiunta dalla ferrovia. Nel 1927 Laconi passa dalla provincia di Cagliari alla neonata Provincia di Nuoro.

Con delibera comunale nell'agosto del 1999, anche a seguito di un referendum nel quale i sì furono il 94%, si chiese il passaggio alla provincia di Oristano. Conseguentemente, ai sensi della Legge Regionale n.10 del 13 ottobre 2003, che ha ridefinito le circoscrizioni delle nuove province sarde, il comune è passato alla Provincia di Oristano.

La festa più sentita dai laconesi è senza dubbio quella che si celebra per Sant'Antoni 'e su fogu ossia Sant'Antonio abate, in onore del quale ogni anno vengono accesi in vari rioni del paese dei grandi falò, detti "fogones", il maggiore dei quali viene eretto nel sagrato della chiesa a lui dedicata che si trova nella parte alta del centro abitato. Mentre il fuoco arde si fa festa, si mangiano salsicce arrosto, vengono offerti dei dolci, tra cui il prelibato "pane de saba" locale, e si beve del buon vino. Ma quello che avviene la vigilia del 17 gennaio non è che la conclusione di una lunga organizzazione che nei giorni precedenti vede impegnati diversi gruppi di persone (le leve o "fedales", gruppi di amici, associazioni), nel trasporto dei tronchi necessari per i falò, dai boschi che circondano Laconi. ​

Alla fine del mese di agosto si celebra la grande festa in onore di Sant'Ignazio da Laconi (casa che gli diede i natali nel 1701) per alcuni giorni migliaia di pellegrini provenienti da varie parti dalla Sardegna, e non solo, si danno appuntamento per quella che rappresenta una festa religiosa e non solo. Per l'occasione all'ingresso del paese nel ponte di Muru decine di arrostitori preparano muggini e anguille arrosto, mentre poco più su vi sono gli arrostitori di carne, con le tradizionali "paradas".

Il Carnevale o "Segaripezza" vede protagonisti "Is Corongiaios", la maschera tradizionale di Laconi, riscoperta da alcuni anni dopo un lungo periodo di oblio.

Nel Borgo:

Museo della statuaria preistorica in Sardegna, ospitato presso il Palazzo Aymerich – Foresta di Funtanamela - Giardino Aymerich - Parco Aymerich - Palazzo Aymerich – Castello Aymerich.

Luoghi di culto religioso:

Casa natale di Sant'Ignazio da Laconi - Chiesa di Sant'Ambrogio e Sant'Ignazio da Laconi - Chiesa di Sant'Antonio Abate - Chiesa di San Daniele - Chiesa di San Giovanni.

Noi di Sardegna insieme abbiamo visitato il Borgo agosto 2021, posto meraviglioso è unico nel suo genere dove il visitatore si trova come se fosse di casa. Una ricca storia distingue il Borgo, il suo immenso parco caratterizza l'immenso rispetto dell'ambiente dei laconesi. Una grande emozione si trova nel visitare il Museo Aymerich, ricco di archeologia inaspettata.

Un forte interesse si trova nel visitare il castello Aymerch.

Per tutta l'importanza che nutre il Borgo ne consigliamo vivamente la visita. 

Ricerche,  scritto e pubblicato da G.M.

Informazioni: Comune di Laconi tel. +39 0782 866200 - Polizia locale +39 0782 866201  

Coordinate: 39°51'09.71"N9°03'07.37E

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