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Festa di San Giovanni Battista - Quartu Sant'Elena
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Ben venuti alla festa di San Giovanni Battista a Quartu Sant’Elena (CA). 2022
La festa viene organizzata dalla società di san Giovanni Battista che ogni anno, tramite un vecchio rito sa mesa ( il tavolo ) rende pubblica a tutta la città la scelta de s'obreri ovvero del presidente della società che ha il compito di organizzare la festa nell'anno successivo.
Se nel rito di sa mesa ( il tavolo ) non viene eletto un presidente (o come si dice in sardo non beni
fattu s'obreri), (non viene fatto il presidente del gremio) si proroga l'elezione del presidente al 24 giugno, data in cui si festeggia il Santo, se neanche in questo caso viene eletto il presidente, anche l'anno seguente i festeggiamenti del Santo saranno affidati al presidente in carica.
Da precisare che i festeggiamenti religiosi avvengono il 24 giugno, giorno in cui si ricorda la nascita del santo.
La messa in onore del santo del 24 giugno viene celebrata nella chiesetta campestre di Sant'Andrea nell'omonima zona di Quartu mentre i festeggiamenti cittadini avvengono, sempre nella chiesetta di Sant’Andrea a Quartu Sant’Elena nell’ultimo sabato di luglio.
I festeggiamenti di san Giovanni Battista di luglio sono molto antichi e risalgono addirittura ad un rito pagano dei fenici, in cui sette fanciulle vergini venivano sacrificate.
L'obriere (il presidente) nel mese di marzo sceglie sette fanciulle vergini (che verranno poi chiamate traccheras), per partecipare alla festa e divenire le vergini promesse a san Giovanni Battista.
L'ultimo sabato di luglio l'obriere (il presidente), vestito con il tradizionale costume matrimoniale Quartese, va con un calesse trainato da un cavallo a prendere le sette fanciulle nelle rispettive case.
Ogni fanciulla, dopo aver salutato i genitori e i parenti con una canzone sarda a versi con rime chiamata trallallera (stornelli), andrà nella casa dell'obriere (il presidente) e dovrà salutare come da tradizione l'obriera sempre a canto di trallallera (stornelli) e gli consegnerà il gatò ( un dolce tradizionale sardo a base di mandorle e zucchero con forma di chiesa o basilica) e tutti gli altri regali, a sua volta l'obriera (il presidente) saluterà ogni tracchera (giovani fanciulle) con il trallallera (stornelli).
Dopo che l'obriere (il presidente) avrà preso tutte le tracchere (giovani fanciulle) si partirà con la tracca (un carro agricolo appositamente addobbato a festa con la forma di una barca) verso la chiesa campestre di Sant'Andrea (santo grandissimo amico e discepolo di san Giovanni Battista).
Al seguito ci saranno una lunga fila di calessi e carri, chiamati brechis, trainati da cavalli, chiude il corteo un automezzo che trasporta tutti i gatò (un dolce sardo), i regali fatti all'obriera e la bandiera di san Giovanni Battista.
A volte viene portato fino alla chiesa anche il cocchio trainato da buoi con all'interno il simulacro di san Giovanni Battista.
IL percorso fino alla chiesa è sempre lo stesso da oltre quattrocento anni; partendo dalla casa dell'obriere (il presidente) si raggiunge piazza 4 novembre e da qui il percorso, uguale ogni anno, prosegue per via Fiume e via Leonardo da Vinci fino a giungere alla chiesetta di Sant'Andrea (sul litorale di Quartu Sant’Elena) dopo un percorso di circa 8 chilometri, l'arrivo della tracca (carro trainato da buoi) è solitamente accolto da uno spettacolo pirotecnico.
Noi di Sardegna insieme abbiamo assistito ai festeggiamenti del luglio 2022 , abbiamo scoperto una tradizione vecchia nel tempo molto suggestiva,
Ricerche , foto e scritto da G.M.