

Sardegna Insieme
Isola di Sant'Antioco (SU)
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Ben venuti nell' isola di Sant’Antioco.
L'isola si trova a sud della Sardegna, è la maggiore delle isole Sarde e con i suoi 109 km² è la quarta d' Italia per estensione, dista da Cagliari 84 km circa ed è collegata all'isola madre grazie ad un istmo artificiale e ad un ponte aperto nei primi anni ottanta.
IL territorio dell'isola è ripartito tra il comune di Sant'Antioco, il più popoloso (che sorge sulle rovine dell'antica città fenicio-punica e poi Romana di Sulky-Sulci e quello di Calasetta, secondo centro abitato, per numero di abitanti, dell'isola.
Sono inoltre presenti il piccolo borgo turistico di Maladroxia e quello di Cussorgia (zona Cirdu) del comune di Calasetta.
A largo dell'isola, in direzione sud, sono apprezzabili tre isolotti, disabitati, detti il toro, la Vacca e Il Vitello.
Presso questi (e in particolare presso il Toro) sono soliti svernare i cosiddetti Falchi della Regina, o Falchi Eleonora, come li chiamò il loro scopritore, Alberto della Marmora in onore della giudicessa Eleonora d’Arbore.
La storia di Sant'Antioco è antichissima, Sant'Antioco (Santu Antiogu o Sant'Antiogu in Sardo, San Antiòcco in Tabbarchino è un comune di 11.037 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente.
IL comune sorge sui resti di Sulki, una delle città più antiche del Mediterraneo occidentale. Una trentina di nuraghi, un certo numero di cosiddette "tombe dei giganti "domus de janas " testimoniano che l'isola non fosse priva di insediamenti stabili già in epoca preistorica. Notevole la presenza di numerosi nuraghe costieri, tra i quali si segnalano il nuraghe multitorre S’Ega Marteddu, a ridosso della spiaggia di Maladroscia, il nuraghe sa Cipudditta situato in un promontorio a picco sul mare in località Su Portu de su Casu e il sito di Grutti 'e Acqua, composto da un nuraghe multitorre polilobato e da uno dei villaggi nuragici più grandi della Sardegna, all'interno del quale sono presenti opere idrauliche e urbanistiche, templi a pozzo e tombe dei giganti.
IL villaggio termina tra la spiaggia e la scogliera di Portu Sciusciau dove è probabile fosse presente un porto nuragico. Numerosi anche i reperti di cultura materiale di epoca nuragica rinvenuti in questo territorio tra i quali non mancano i bronzetti, come il famoso arciere nuragico di Sant'Antioco.
In età storica nacque il primo nucleo della città di Sulki toponimo riscontrabile nelle testimonianze epigrafiche rinvenute ad Antas.
A fondarla furono, probabilmente nella prima metà dell'VII secolo a.C. parrebbe, stando alle fonti letterarie, quasi nello stesso periodo in cui venne fondata la stessa Cartagine) alcuni mercanti e navigatori provenienti da un'area grosso modo corrispondente all'attuale Libano: i Fenici. Il dato relativo alla fondazione della città è desumibile con buona approssimazione sia rifacendosi alle fonti letterarie, sia basandosi sulle testimonianze archeologiche, il materiale riportato alla luce nell'area del Tofet e in quella del cosiddetto cronicario indicano che il centro fosse pienamente attivo almeno a partire dalla metà dell'VIII secolo a.C.
Noi di Sardegna insieme abbiamo visitato l'isola di Sant'Antioco nel 2019, una meraviglia nella meraviglia con tanta storia, nell'isola sono presenti Hotel, ristoranti e pizzerie per buon gustai, ne consigliamo la visita.
per informazioni: Comune di Sant'Antioco tel. +39 0781 180301 - 2 - 3 - 4 finali
Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.