Sardegna Insieme
Tempio Antas - Fluminimaggiore (SU)
IL tempio di Antas è un tempio punico-romano dedicato all'adorazione del dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai ( papà in lingua Sarda) e (Sid Addir per i cartaginesi).
IL Tempio si trova a dieci chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore nell’estremo sud della Sardegna, in una zona in cui stanziarono cartaginesi e romani, attirati dagli abbondanti giacimenti di piombo e ferro presenti nel territorio.
Tempio Punico, Sotto la gradinata di accesso al tempio romano sono presenti i resti del precedente tempio cartaginese (completato alla fine del V secolo a.C.) dedicato al dio Sid Addir in continuazione del precedente culto nuragico tributato al dio delle acque e della vegetazione.
La costruzione si divide in due fasi, il primo sacello venne edificato nel 500 a.C. su un affioramento di roccia calcarea ritenuta sacra e nel 300 a.C. il tempio poi venne ristrutturato.
All'interno del sacello (recinto sacro) era presente una roccia sacra che fungeva da altare come si deduce dalle tracce di ossa combuste.
Intorno all'altare sono stati ritrovati molti reperti punici, di cui frammenti di sculture, epigrafi, oggetti d'oro, amuleti e circa 200 monete in bronzo delle zecche di Sicilia, Sardegna e Cartagine.
IL tempio romano venne costruito intorno al 38 a.C. per volere dell'imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.) e restaurato durante Caracalla (213-217 d.C.) sull'area del tempio punico.
L'iscrizione latina che si trova sull'epistilio conferma la datazione del tempio al III secolo d.C. (Imperatori Caesari M. Aurelio Antonino.
IL tempio venne scoperto nel 1838 dal generale Alberto La Marmora e assunse la forma attuale dopo la ricostruzione avvenuta nel 1967.
IL Generale, non potendo effettuare subito scavi al tempio per mancanza di mezzi e uomini in loco, incaricò Gaetano Cima, architetto di Cagliari, dei lavori per rilevare il tempio e per sovraintendere alle operazioni di ricerca dei frammenti mancanti all’epigrafe del frontone.
La parte anteriore del tempio è composta da sei colonne, quattro frontali e due poste ai lati, alte otto metri circa e aventi capitelli di ordine ionico.
La cella centrale era accessibile tramite due aperture laterali, nel pavimento della cella è visibile una parte di un mosaico, infine la parte sacra del tempio è dotata di due recipienti quadrati, profondi circa un metro, i quali contenevano l'acqua utilizzata nei riti di purificazione.
La gradinata frontale, attraverso la quale si giungeva al podio, era composta da vari ripiani compreso quello dedicato all'altare che, secondo i canoni dell'epoca, si trovava all'esterno del tempio, probabilmente era presente una statua del Sardus Pater Babai che, a giudicare dalle dimensioni di un dito rinvenuto in loco, poteva avere un'altezza di circa 3 metri.
lL tempio è lungo 20 metri si suddivide in tre parti: pronao, cella e adyton.
IL pronao, profondo circa 7 metri, ha colonne a fusto liscio costruite in calcare locale con basi attiche e capitelli ionici, il pavimento del pronao è stato distrutto da interventi clandestini ed è stato parzialmente ricostruito durante i restauri.
La cella, l'area a cui potevano accedere solo i sacerdoti, presenta pilastri addossati alle pareti, il pavimento conserva il rivestimento di mosaico.
L'adyton è bipartito e vi si accede dal muro di fondo della cella dove si aprono due porte.
Le due aree dell'adyton sono raggiungibili attraverso tre gradini e sono impermeabilizzate con coccio pesto, probabilmente contenevano acqua per abluzioni di purificazione.
Nell'area del tempio sono stati repertati soprattutto doni votivi come statuette in bronzo, lance di ferro, 42 monete repubblicane, 1103 monete imperiali e la tabella in bronzo con dedica al Sardus Pater fondamentale per ricostruire il culto praticato a Antas.
Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.
Informazioni: Comune di Fluminimaggiore (SU) +39 07815850200
Coordinate: 39°23′38.58″N 8°30′00.85″E