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Ulassai (nu)
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Ben venuti nel borgo di Ulassai.
IL primo documento del borgo di Ulassai risale al 1217 dove veniva chiamato Ulazzai, un centinaio di anni dopo si chiamava Ulusai e poi Ulassa. L'origine del nome secondo alcuni studiosi antichi tra i quali lo Spanu ritengono che derivi dal fenicio alaz che significa luogo caldo, secondo altri dal latino gula-assa cioè gola tra le rocce.
La storia di Ulassai però parte
da molto prima, sono ancora presenti nel vasto territorio comunale diversi insediamenti nuragici alcuni distrutti altri ancora in buono stato, come il caso dei nuraghi di S'Ulimu, Seddurrulu, e le tombe
dei giganti di Bau e Tuvulu. Nel territorio poi è compreso un abitato di origine nuragica ormai distrutto, "Lessei", sino al 1350 ancora abitato, infatti è registrato che nel 1328 pagava i diritti feudali alla barbagia di Seùlo.
Durante il periodo medievale Ulassai faceva parte del giudicato di Cagliari, in un secondo momento con la tripartizione del giudicato, siamo nel 1258, il paese divenne parte del giudicato di Gallura.
Dopo 30 anni divenne un possedimento della repubblica di Pisa, nel 1325 passò agli aragonesi che loro stessi concessero insieme con tutti i paesi ogliastrini attuali al conte Berengario di Quirra.
In questo momento delicato della storia Sarda a causa di una violenta guerra civile tra gli arborensi e il regno di Sardegna Ulassai passò per un certo periodo al giudicato di Arborea, tornò ai Carroz nel 1502, e dopo circa 80 anni da quella data i sindaci dell'Ogliastra, riuniti in parlamento a Tortolì chiesero l'intervento dei suddetti Conti per colmare gli scontri violentissimi tra pastori ulassesi ed esterzilesi per le terre di Pauli, i Conti restituirono i salti agli ulassesi ma gli scontri si ripeterono sino alla fine dell'Ottocento, provocando centinaia di vittime.
L'ultima erede Violante concesse il villaggio ai Centelles che nel 1604 divennero marchesi di Quirra. Nel 1674 la famiglia Centelles si estinse e Quirra passò ai Borgia, nel 1726 passò ai Català, ed infine agli Osorio fino al 1839, quando venne riscattato come dipartimento d'Ogliastra insieme ad altri venti paesi, per divenire un Comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale. La storia di Ulassai nonostante tutti i vari passaggi il borgo sino alla fine dell'Ottocento non era collegato da nessuna strada verso l'esterno della zona d'Ogliastra, solo nel 1893 attraverso il tracciato ferroviario si poteva avere collegamenti con Cagliari.
Ulassai fa parte della provincia di Nuoro ed è situata nel cuore della sub regione barbaricina dell'Ogliastra, tra le sue rocce a 775 metri sul livello del mare, il suo territorio comunale si estende per 122 km², dal paese fino al confine con la barbagia di Seùlo e a sud in un piccolo lembo con la provincia di Cagliari.
Il centro abitato appare incassato fra il grande complesso del Tacco di Ulassai a nord e l'imponente monte Tisiddu a sud; alle pendici del Tacco di Ulassai vi si trova un complesso sistema di grotte, la più famosa la Grotta di Su Marmuri con i suoi 800 metri di lunghezza e le sue concrezioni interne, è la principale meta turistica dell'intera Vallata del Pardu; da queste grotte in periodi di intensa piovosità fuoriescono da un versante più a valle le imponenti cascate di Lecorci .
Nelle foreste sempreverdi dei Tacchi vive una ricca fauna, protetta dalla recente istituzione dell'Oasi faunistica di Girisai.
A sud, il Borgo è dominato dagli altissimi dirupi del Monte Tisiddu e della sua cima più alta, il bruncu Matzeu, dalla cui cima, a 957 metri di altezza, nei giorni di bel tempo si può vedere il
massiccio del Gennargentu. a est, la valle del Rio Pardu a ovest, una strada segue il lato sud del Tacco di Ulassai, proseguendo ai piedi del grande Tacco di Su Àccara, con la sua punta "Seccu" di 1.000 metri, la più alta del territorio comunale, giungendo in località Santa Barbara , ove sorge una chiesa campestre del 1600, e le loggette ai fianchi "is Cumbessias", località conosciuta soprattutto per le grandi cascate di Lequarci che durante la stagione delle piogge riversano a valle le acque dell'intero Taccu soprastante.
Noi di Sardegna insieme ad ottobre 2020 abbiamo visitato il Borgo di 1423 abitanti , ne siamo rimasti affascinati nel vedere lo splendore in tutto il complesso, lo consigliamo non solo per la sua storia, archeologia e tanto altro. Un appuntamento per i buon gustai da non perdere.
Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.
per informazioni: Comune di Ulassai (NU) tel. +39 0782 79149 info@comune.ulassai.og.it
Coordinate: 39°48′42.12″N 9°29′56.28″E