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Carbonia (SU)
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Ben venuti nella città di Carbonia.
Carbónia o Crabónia ( in lingua sarda) è un comune italiano di 26 374 abitanti, capoluogo provvisorio della provincia del Sud Sardegna.
Gli abitanti di Carbonia sono denominati carboniensi (in sardo carbonièsus o carboniàntis).
La caratteristica particolare di questo comune è costituita dal fatto che ha una popolazione originaria eterogenea proveniente da diverse zone della
Sardegna e d'Italia, inizialmente dai centri di tradizione mineraria. Numerose comunità di origine abruzzese, calabrese, emiliana, friulana, lucana, marchigiana, pugliese, siciliana, toscana, umbra, veneta e di altre parti d'Italia si sono stabilite nel comune di Carbonia.
Principale centro abitato del Sulcis, Carbonia è la nona città in Sardegna per numero di abitanti, nonché la più popolosa della provincia e in generale dell'intero sud-ovest sardo.
Il centro nacque negli anni trenta del Novecento per ospitare le maestranze impiegate nelle miniere di carbone che furono avviate in quegli stessi anni nel territorio dal regime fascista per sopperire alle necessità energetiche dell'Italia negli anni dell'autarchia.
In particolare Carbonia, il cui nome indica letteralmente il luogo o la terra del carbone a testimonianza della sua vocazione mineraria, fu costruita a ridosso della miniera di Serbariu, sostituendo l'omonimo comune ottocentesco, il cui borgo è ora completamente inglobato come rione sud-orientale della città.
Terminata l'epopea mineraria, Carbonia è diventata centro di servizi per il territorio, basando la sua economia principalmente sul settore terziario e sull'industria, grazie alla vicina area industriale di Portovesme, nel comune di Portoscuso.
Dal monte Sirai si può ammirare un panorama sulla laguna di Sant'Antioco e sull'arcipelago del Sulcis (isole di Sant'Antioco e di San Pietro), monte Tàsua, monte Crobu, monte San Giovanni, monte Leone e monte Rosmarino.
Il colle più elevato nel comune è il monte San Michele Arenas (in sardo Santu Miali), alto 492 m s.l.m., su questo colle, si può ammirare un vasto e notevole panorama di buona parte del territorio sulcitano costiero e montano, nei pressi dei ruderi della chiesetta di San Michele (ormai scomparsa e forse di origine bizantina), il ricercatore nonché generale Alberto La Marmora pose nel 1839 un punto geodetico centrale e principale per la Sardegna sud-occidentale con collegamenti maggiori (a nord con il monte Linas, a sud-est con Punta Sebera, a sud con capo Teulada, a sud-ovest con l'isola del Toro e ad ovest con Guardia dei Mori nell'isola di San Pietro e altri collegamenti minori con altri punti del territorio.
Nel 1937, nei pressi della miniera di Serbariu, iniziarono i lavori per l'edificazione di Carbonia, fortemente voluta dal regime fascista. Precisamente il giorno della fondazione del centro comunale viene fatto risalire al 9 giugno di quell'anno, anniversario della prima visita del capo del governo fascista, Benito Mussolini, al centro carbonifero di Bacu Abis destinato a divenire frazione mineraria di Carbonia, molto simile ad Arsia, in Istria, avvenuta due anni prima nella stessa data (le due città, oltre all'altro centro minerario istriano di Albona, sono oggi gemellate).
La rituale cerimonia della fondazione di Carbonia, con le tipiche celebrazioni del regime di quel periodo, si realizzò, in presenza delle diverse autorità civili, militari e religiose, con la posa della prima pietra e di un astuccio contenente una pergamena (con i nomi dei partecipanti al rito battesimale della nuova città) nel fosso delle fondamenta della torre Littoria, ora torre Civica, primo edificio costruito in città sul monte Fossone. Nel decreto si prevede l'istituzione del comune di Carbonia con capoluogo nel villaggio minerario in località monte Fossone, la cui circoscrizione comprende l'intero territorio del comune di Serbariu (che fu soppresso), nonché alcune parti dei territori dei comuni di Gonnesa e di Iglesias. I lavori, costati circa 325 milioni di lire dell'epoca, vennero completati nel 1938, sebbene parecchi quartieri sarebbero stati costruiti negli anni successivi.
Il 18 dicembre del 1938, alla presenza di Mussolini tenne un discorso inaugurale e propagandistico dalla torre Littoria in presenza di circa 35 000 persone.
Seguì poco dopo il riconoscimento per Carbonia con l'attribuzione del titolo di Città (con Regio decreto legge del 9 febbraio 1939).
Oggi la città di Carbonia grazie al suo vasto territorio vanta storia di Archeologia tra le più vaste è importanti della Sardegna . Con il suo patrimonio storico potrebbe ambire ha diventare una vera Città Turistica dell'Archeologia offrendo anche forte interesse per studiosi e archeologi di tutto il mondo dove il visitatore può trovare una unica esperienza conoscitiva.
Una città moderna con centri commerciali, ospedale e ambulatori, Hotel , Musei, Biblioteche, Teatro e centro Ricerca, Alberghi ,diversi ristoranti con le ricette locali per soddisfare il palato de turista esigenti.
Tombe dei Giganti:
Nel territorio carboniense sono presenti le tombe dei giganti di "Corona Maria", monumenti costituiti da sepolture collettive appartenenti alla età nuragica (II millennio a.C.), presenti nella "Pineta Nord" di Cortoghiana, con costruzioni a pianta rettangolare absidata, edificate mediante dei monoliti di pietra di grandi dimensioni conficcati nella terra.
Grotte e domus de janas:
Numerose sono le grotte e le domus de janas presenti nel territorio comunale, le più importanti (scavate e oggetto di studio) sono le seguenti:
Grotta carsica detta "grotta dei fiori" (primo periodo dell'era paleozoica: Cambriano).
Riparo sottoroccia preistorico di Su Carroppu di Sirri (dal Neolitico Antico, 5700 – 5000 a.C., all'Età del Ferro, 900 a.C.).
Sirri: in questa frazione sono state rinvenute delle domus de janas anch'esse risalenti al neolitico.
Alcune grotte nel comune risultarono abitate dal Neolitico Medio (4700 – 4000 a.C.), alla “cultura di Bonu Ighinu di Mara” sino al Neolitico Finale (3200 a.C.) e alla “cultura di San Michele di Ozieri”: esse sono la grotta dell'Ospedale, la grotta di Barbusi e la grotta sepolcrale di Tanì (nota anche come grotta eneolitica di “Su Cungiadeddus de Serafini”).
Altre grotte rivelano presenze umane più vicine (Neolitico Recente: 3400 a.C. - 3200 a.C. e “cultura di San Ciriaco di Terralba”; età del Bronzo Antico: 2200 a.C. – 1900 a.C. e “cultura di Bonnanaro”; età del Bronzo Medio: 1900 a.C. - 1600 a.C.; età del Bronzo Finale: 1150 a.C. – 900 a.C.; età del Ferro: 900 a.C. - 750 a.C.): esse sono le grotte di "Serbariu", di "Polifemo", di "Sa Dom'e S'Orcu", di "Sa Turrita", "della Campana" e "della Volpe".
Parco urbano e necropoli a domus de janas di Cannas di Sotto (18 tombe collettive a pozzetto verticale o a ingresso orizzontale; Neolitico Finale: 3200 a.C. – 2800 a.C. e cultura S. Michele di Ozieri”; Eneolitico: 2800 a.C. – 1800 a.C.), praticamente inglobata nel tessuto urbano si trova una necropoli ipogea, in parte ancora inesplorata.
Necropoli a domus de janas di Cùccuru Su Cardolinu di Monte Crobu (4 tombe ipogeiche di tipo collettivo; Neolitico Finale: 3200 a.C. – 2800 a.C. e “cultura di San Michele di Ozieri”): in questa località sono state rinvenute delle domus de janas risalenti al neolitico.
Area ambientale dei Tafoni di Monte Crobu.
Necropoli a domus de janas di Corona Maria nella pineta nord di Cortoghiana.
Siti abitativi preistorici di Barbusi – rio Flumentepido. (3 insediamenti preistorici; Neolitico Finale 3200 a.C., e Inizio Eneolitico: 2800 a.C. – 2500 a.C. e “cultura sub-Ozieri”)
Insediamenti preistorici del Poliambulantorio – Valle Rio Cannas (Neolitico Finale 3200 a.C., e Inizio Eneolitico: 2800 a.C. – 2500 a.C. e “cultura sub-Ozieri”).
Grotta preistorica detta "A.C.A.I. – Valle Rio Cannas" (Inizio Eneolitico: 2800 a.C. e “cultura sub-Ozieri”; Eneolitico Recente: 2500 a.C. – 1800 a.C. e “cultura di Monte Claro”).
Riparo sottoroccia preistorico di Coderra (età del Bronzo Antico: 2200 a.C. – 1900 a.C. e “cultura di Bonnanaro”), vicino al rio Santu Milanu.
Parco archeologico nuragico-fenicio-punico di Monte Sirai ("civiltà Nuragica": 1600 a.C.; “civiltà Fenicia”: 750 a.C.; “Civiltà Punica”: 520 a.C.; “età Neo-Punica o Ellenistica”: 520 a.C.; “Civiltà Romana”: 230 a.C.). Situato nella periferia nord-ovest della città, ospita una vasta area di interesse archeologico con insediamento urbano fenicio-punico, una necropoli fenicio-punica e un tophet. Inoltre poco distanti si trovano varie domus de janas di epoca neolitica e i resti di diversi nuraghi. Percorso archeologico fenico-punico e romano dell'antica strada o via Sulcitana in località Sirai.
Insediamento punico e romano, località Su Landiri Durci (area P.I.P.), noto come "Villa Romana", è costituito da diverse fasi di vita che vanno dal IV secolo a.C. al III secolo d.C., di cui sono stati finora messi in luce circa venti ambienti con probabili funzioni diverse: abitativa, produttiva e forse sacra. Rilevanti una villa rustica e una fornace per produzione ceramica.
Insediamento romano, "Villa Romana" di Barbusi, località tra l'abitato di Barbusi e Corona Sa Craba, costituito da diversi elementi che vanno dal IV secolo a.C. al III secolo d.C.
Antico villaggio medievale del casale abbandonato di Medau Sa Turri, già sito nuragico, fenicio-punico, romano e medioevale nella valle del rio Santu Milanu.
Nel comune di Carbonia sono stati censiti vari nuraghi, in buona parte risalenti ad un periodo compreso tra l'età del Bronzo Medio (1900 a.C. - 1600 a.C.) ed il VI secolo a.C.
Nuraghe "Costa Lallai", sito nell'omonima località.
Nuraghe "Piliu", in località Terra Niedda.
Nuraghe "Nuraxeddu", in località Arcu de Ulmus.
Nuraghe "Punta Su Nuragi", nell'omonima località
Nuraghe "Nuraxi Pirosu", posto nell'omonimo colle.
Nuraghe "Sa Buca ’e S’Orcu" 350 m. s. l. m. in località Monte Mesu.
Nuraghe "Paristeris", in località Mitzotus.
Nuraghe "Su Conti", situato nell'omonimo medau.
Nuraghe "Loddi", nel medau Is Toccus.
Nuraghe "Sa Trubixedda", in località Su Tuvu Mannu.
Nuraghe "Pitzu Arrubiu", in località Monte Pitzu Arrubiu.
Nuraghe "Sa Gruxita", sull'omonimo colle.
Nuraghe "Punta Sa Torretta" o "Sa Turri", in località Medau Sa Turri.
Città di Carbonia e la Ricerca:
Centro di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie energetiche pulite: localizzato nell'ex magazzino materiali della miniera di Serbariu, nasce da un accordo di partenariato fra l'amministrazione comunale e la Sotacarbo S.p.A., con un primo progetto di ricerca riguardante le tecnologie dell'idrogeno.
Archivi e biblioteche
Biblioteca comunale Pietro Doneddu: intitolata all'ex sindaco cittadino, si trova in viale Arsia, all'interno del parco di Villa Sulcis. Sono presenti anche sedi periferiche nelle ex sedi circoscrizionali di Cortoghiana, Bacu Abis, Is Gannaus e Barbusi.
Mediateca comunale: viale Arsia (parco Villa Sulcis)
Archivio storico locale e demoantropologico: ubicato nei locali della torneria, delle forge e della falegnameria della miniera di Serbariu, ospita documenti e foto storici su Carbonia, sul suo bacino carbonifero e su quello omologo dell'Arsa.
Spazio EX-DI' - La Fabbrica del Cinema: nella vecchia e dismessa palazzina della direzione amministrativa della miniera di Serbariu è ospitato un archivio audiovisivo, cinematografico e fotografico.
Musei:
Museo archeologico di Villa Sulcis: sito nel parco di Villa Sulcis, ospita vari reperti rinvenuti nei siti archeologici della città e delle vicinanze.
Museo dei paleoambienti sulcitani Edouard Alfred Martel: museo paleontologico e speleologico sito nelle ex officine meccaniche della miniera di Serbariu, ospita una collezione di reperti a partire dal cambriano inferiore sino al quaternario, (da 570 milioni di anni fa ad oggi). La parte centrale del piano terra ospita inoltre una sezione sulle estinzioni di massa e dei dinosauri, con reperti fossili marini e continentali relativi al Mesozoico, dove si può ammirare la riproduzione di uno scheletro di “tirannosauro” a grandezza naturale e il fossile di un ragno.
Museo del carbone - Centro italiano della cultura del carbone - Grande Miniera di Serbariu.
Museo etnografico delle "attività agro-pastorali in Sardegna": raccolta di diversi materiali del mondo rurale sardo presso l'hotel-ristorante “Tanit” a Sirai.
Ricerche, scritto e pubblicato da G.M.
Per saperne di più:
Città di Carbonia tel. +39 0781 6941 mail: comcarbonia@comune.carbonia.ca.it
Coordinate : 39°10′00.49″N 8°31′19.05″E