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 Villasimius (CA) 

Sardegna Insieme

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Ben venuti a Villasimius  (Crabonaxa) in lingua sarda, gli abitanti chiamati crabonaxaiusin sardo ) un comune italiano di 3 680 abitanti della provincia di Cagliari, molto famosa a livello nazionale ed  internazionale come località turistica.

Le montagne occupano il lato occidentale del territorio; il monte Minni Minni ha un'altitudine di circa 700 metri.

A ovest del promontorio di capo Carbonara sono presenti la spiaggia di Campulongu e il porto turistico,

mentre nel versante orientale si trovano lo stagno di Notteri e le spiagge di Simius e porto Giunco.

A Villasimius appartengono anche due isole:

l'isola dei Cavoli e l'isola di Serpentara. Il centro urbano di Villasimius è collocato a circa 1,5 km dalla spiaggia Simius.

IL toponimo Villasimius, in uso dal 1862, deriva dall'antico nome del borgo Simius. Secondo il linguista Massimo Pittau sull'etimologia di quest'ultimo termine vi sono due teorie, entrambe riconducibili al latino semus (scemato, scomparso): la prima ipotesi potrebbe correlarsi al fatto che come altri centri costieri della Sardegna meridionale il villaggio fu abbandonato in seguito alle frequenti razzie dei saraceni in epoca medievale.

La seconda richiama invece l'aspetto idrografico dell'area e farebbe riferimento alla siccità dei corsi d'acqua locali, in secca per buona parte dell'anno.

Per la sua posizione strategica il territorio fu abitato fin da tempi remotissimi, come testimoniato dalle domus de janas, risalenti al periodo prenuragico, e dai resti di nuraghi, edificati nel corso del II millennio A.C. I fenici, che frequentarono questa zona a partire dal VII secolo A.C. circa, vi costruirono un santuario, forse dedicato alla dea Astarte, che fu in seguito distrutto e incendiato dagli invasori punici intorno al 540 A.C. Della successiva dominazione romana rimangono alcune tracce tra cui le terme, delle monete e una statua. 

Durante il medioevo, il villaggio di Carbonara (il nome compare fin da documenti del XIII secolo) appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria del Campidano. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il controllo di Gherardo della Gherardesca e dei suoi eredi.

 Intorno al 1324 il territorio passò sotto il dominio aragonese, e fu infeudato alla potente famiglia dei Carroz, a cui appartenne per diverso tempo finché andò decadendo e spopolandosi per le continue incursioni barbaresche, fino a restare del tutto disabitata. Sono vestigia del periodo spagnolo alcune torri di avvistamento e una fortezza costiera (Fortezza Vecchia) (secoli XVI-XVII).

Fra il 1821 e il 1822 il Marchese di Quirra , ultimo feudatario succeduto ai Carroz e proprietario del Salto di Simius fece dono di alcuni possedimenti terrieri a diverse famiglie nobiliari, fra i quali gli Incani. Il Generale Antonio Incani vi fece costruire la chiesa di San Pietro e un primo nucleo di abitazioni popolando la zona chiamando a raccolta alcuni coloni dai vicini paesi di Sinnai, Maracalagonis, Settimo, Selargius e Quartu. Con l’ausilio dei coloni e dei forzati Incani fece coltivare i terreni e costruire altre case, nasceva cosi il primo impianto di quello che il 3 maggio del 1845 diventava Carbonara, frazione del comune di Sinnai.

Nel 1848 iniziarono le lunghe trattative per ottenere l’autonomia, fatto che accadde nel 1853 quando il Regio decreto del 25 luglio firmato da Vittorio Emanuele II° e Cavour istituiva la borgata di Carbonara in comune autonomo. Il 17 agosto 1862 il consiglio comunale scelse di cambiare il nome da Carbonara in Villasimius. 

Originariamente le risorse economiche di Carbonara - Villasimius erano essenzialmente legate all'agricoltura e alla pastorizia (non alla pesca, nonostante il mare) e all'intenso sfruttamento del carbone di legna, da cui proviene il toponimo originario; inoltre dal 1875 agli anni '50 anche l'estrazione di granito. IL turismo per villeggiatura estiva ha inizio dagli anni '50, ma solo dopo gli anni '60 si sviluppa come attività principale, facendo del luogo uno dei più frequentati della Sardegna e del Mediterraneo. Nel 1998 (DM del 15.09.1998, modificato con DM del 03.08.1999 - G.U. n. 229 del 29.09.1999) nel territorio di Villasimius è stata istituita l'Area Marina protetta di Capo Carbonara.

Villasimius gode di variati siti di interesse archeologico: Insediamento fenicio e romano di Cuccureddus - Edificio termale di S. Maria - Necropoli di Cruccuris - Necropoli di Accu Is Traias - Nuraghe Baccu de Gattus - Domus de Janas (spiaggia del riso) - Nuraghe Cuccureddus - Nuraghe Giardoni - Nuraghe Cixilianu - Tomba dei giganti Giardoni.

Le sue spiagge sono indimenticabili: Spiaggia di Cava Usai - Spiaggia di Notteri - Spiaggia di Porto Giunco - Spiaggia Timi Ama - Spiaggia di Campulongu - Spiaggia di Campus - Spiaggia di Punta Molentis - Spiaggia di Proceddus - Spiaggia di Simius - Spiaggia di Cala Caterina - Spiaggia di Santo Stefano - Spiaggia di Porto Luna - Spiaggia di Is Traias - Spiaggia di Piscadeddus - Spiaggia di Porto Sa Ruxi - Spiaggia del Riso.

IL patrono di Villasimius è San Raffaele si festeggia il 24 ottobre.

Noi di Sardegna Insieme abbiamo visitato Villasimius agosto 2021, abbiamo trovato un grande centro turistico ad altissimo livello dotato di tutte le strutture turistiche e sociali. Centri di grande distribuzione, negozi, Bar, Ristoranti con ottima cucina tradizionale, Nazionale ed  Internazionale. Porto turistico organizzato per escursioni ecc. Lo consigliamo ai visitatori.

Ricerche , scritto e pubblicato da G.M.

per informazioni:

Comune Villasimius - tel. +39  070  79301

Coordinate 39°08'32"N9°31'14"E 

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